Il progetto
Osservatorio Europa

Il progetto prevede un’analisi ricorrente della capacità di spesa di fondi UE delle regioni e degli enti centrali. 

 

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza visto da un europrogettista

L’Italia deve combinare immaginazione, capacità progettuale e concretezza, per consegnare alle prossime generazioni un Paese più moderno, all’interno di un’Europa più forte e solidale.
Mario Draghi

Il Covid-19 ha inferto un colpo all’Italia e all’economia italiana più duro degli  altri Paesi europei. Nel 2020, il nostro prodotto interno lordo si è ridotto dell’8,9 per cento, a fronte di un calo nell’Unione Europea intorno mediamente al 6,2%. L’Italia è stata colpita prima e più duramente dalla crisi sanitaria. Le prime chiusure locali sono state disposte a febbraio 2020, e a marzo l’Italia è stata il primo Paese dell’UE a dover imporre un lockdown generalizzato.

L’Unione Europea ha risposto alla crisi pandemica lanciando lo scorso 27 maggio 2020 il Next Generation EU (NGEU) cui ha fatto seguito la prima proposta di PNRR il 12 gennaio 2021 e la stesura definitiva presentata 30 aprile 2021 alla Commissione europea. È un programma di portata e ambizione inedite, che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale; migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori; e conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale.

L’Italia è la prima beneficiaria, in valore assoluto, dei due principali strumenti del NGEU: il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF) e il Pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori d’Europa (REACT-EU). Il solo RRF garantisce risorse per 191,5 miliardi di euro, da impiegare nel periodo 2021-2026, delle quali 68,9 miliardi sono sovvenzioni a fondo perduto. L’Italia intende inoltre utilizzare appieno la propria capacità di finanziamento tramite i prestiti della RRF, che per il nostro Paese è stimata in 122,6 miliardi.

Si può considerare il PNRR sia dal punto di vista teorico che pratico dando una visione della sua struttura, analizzare alcune semplificazioni operate e fornire suggerimenti utili per come monitorare e rendicontare i progetti, oltre che valutare l’impatto atteso sul PIL e sulla creazione di posti di lavoro.

Vanni Resta

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