Infatti, il 15 giugno la lezione del Master si terrà in una sede speciale: quella dell’Ufficio in Italia del Parlamento europeo! Sarà previsto un role game che richiede almeno 16 partecipanti per la simulazione dei lavori parlamentari nelle diverse fasi del processo legislativo, dalla consultazione dei gruppi d’interesse con la costituzione di alleanze fino alla negoziazione con le altre istituzioni del Trilogo e alla comunicazione con i media.

I/Le corsisti/e e chiunque sia interessato vivrà “l’esperienza Europa” attraverso le voci autorevoli del Master in Europrogettazione dei Proff. Andrea Rocchi, Vanni Resta, e Fabrizio D’Ascenzo, e della Dott.ssa Valeria Fiore dell’Ufficio collegamento del Parlamento europeo in Italia e dell’Assessore Personale, Polizia locale, Enti locali, Sicurezza urbana della Regione Lazio, Dott.ssa Luisa Regimenti.

Saranno presenti anche il Ten. Col. Dott. Cruciano Cruciani e Dott. Vincenzo Branchi, che interverranno sul nuovo programma Antifrode dell’Unione.

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“Con il progetto presentato oggi – ha aggiunto la rettrice Antonella Polimeni – Sapienza si impegna a rafforzare la collaborazione con le autorità antifrodi e alcune delle istituzioni universitarie europee. È importante fare rete affinché le competenze, i servizi offerti, le attività di ricerca e di formazione siano utilizzati al meglio per promuovere il rispetto delle norme in tutti gli ambiti della quotidianità di ognuno”.

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Sono poi intervenuti il Dott. Ugo Liberatore Dirigente per l’Ispettorato Generale per il PNRR, e il Dott. Stefano Screpanti, Comandante del Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi nei confronti dell’Unione Europea. Durante il suo intervento, il Preside della Facoltà di Economia, Prof. Fabrizio D’Ascenzo, ha sottolineato come “il progetto FRED2 poggi su una solida base di collaborazione, innanzitutto interna a Sapienza tra il Master in Europrogettazione e il Centro di Ricerca Impresapiens – individuato come “il soggetto primario” in questa iniziativa – e che ha progressivamente coinvolto diversi soggetti esterni, in particolare il Dipartimento delle Politiche Europee”.

Infine, il Direttore del Centro di Ricerca Impresapiens, Prof. Andrea Rocchi, ha ricordato che “il Master in Europrogettazione di Sapienza è portatore sano di competenze da 15 anni attraverso attività di formazione dedicata a gestire, proporre e organizzare progetti europei, diventando un punto di riferimento a livello nazionale”. “Il progetto FRED – ha concluso – è il risultato di un lungo lavoro che si propone di proseguire come una filiera composta da ricerca, indagine e formazione”.

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Nel pomeriggio l’evento di presentazione di FRED2 si è concluso con gli interventi del PO Nick Heilegger, del Prof. Vanni Resta, del Coordinatore della Segreteria Tecnica Col. Cruciano Cruciani, delle università partener estere e italiane e degli AFCOS esteri.

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Il progetto finanziato con fondi europei, primo in Italia, si propone di migliorare la collaborazione tra presidi e comitati anti-irregolarità/antifrode e il mondo accademico a livello europeo.

FRED2 nasce dalla collaborazione tra il Centro di Ricerca Impresapiens e il COLAF (comitato antifrode italiano OLAF) della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In particolare, l’Italian Anti-Fraud Coordination Service (AFCOS) e Sapienza Università di Roma, specificatamente in tema di utilizzo di fondi europei includendo i recenti sviluppi procedurali (sia penali che amministrativi), opereranno rafforzando lo scambio di informazioni, esperienze e buone pratiche in tema di procedure di prevenzione e contrasto alle frodi.

L’operatività del progetto prevede la realizzazione di 12 eventi a livello europeo (conferenze, webinar, workshop e visite di studio), che coinvolgeranno all’incirca 1000 partecipanti. In particolare, verranno organizzate 4 conferenze nei seguenti Paesi, coinvolgendo AFCOS e Atenei locali già partner del progetto, Italia, Grecia, Finlandia e Belgio, con una rappresentanza equilibrata di accademici e professionisti provenienti da forze dell’ordine e autorità antifrode.

Al fine di aumentare l’impatto, la dimensione transnazionale, la promozione dello scambio e della cooperazione tra gli Stati membri dell’UE, il team del progetto ha a cominciato a coinvolgere già in fase di sottomissione e negoziazione del finanziamento, diverse università, e autorità antifrode in più paesi dell’UE chiedendo di supportare l’attività convegnistica e seminariale prevista nel calendario di progetto oltre a realizzare ulteriori eventi sempre al fine di diffondere i risultati che intende ottenere il progetto FRED2 attraverso le rispettive reti.

Una circostanza importante è rappresentata dal fatto che l’Ateneo protagonista ha già cominciato a creare una rete contraddistinta da un supporto istituzionale accreditato tramite lettere di interesse di diverse università e istituzioni, che apporteranno risorse umane e know-how per raggiungere i seguenti obiettivi specifici:

• Realizzare un percorso di “co-lab-learning” esperienziale partecipato da accademici e professionisti per lo sviluppo di approcci innovativi ed economicamente vantaggiosi per dotare i partecipanti di una maggiore efficacia nel determinare i rischi di frode e confrontare le strategie di controllo nel settore del sostegno al bilancio pubblico.
• Costituire un gruppo misto a livello europeo accademico-professionale come task force specifica, per produrre la mappa concettuale di un futuro studio pilota atto a rilevare e prevedere comportamenti e profili di rischio che caratterizzano l’utilizzo qualitativo e finanziario deviato dei fondi europei.
• Creare un Osservatorio antifrode con una prospettiva di dimensione transnazionale europea, esteso anche all’operatività del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano e degli omologhi negli altri paesi che darà sostenibilità alla istituenda rete attraverso relazioni volte a migliorare la consapevolezza delle frodi e ulteriori attività illecite rafforzando la cooperazione transnazionale e multidisciplinare.
• Progettare e realizzare specifico materiale promozionale e divulgativo da veicolare attraverso molteplici canali atti a supportare gli obiettivi sopra menzionati.

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Giovedì 13 aprile si è svolto a Torino l’evento “Road to the Future: Google Cloud Region day Torino” presso le Officine Grandi Riparazioni di Torino, per presentare l’apertura della seconda Region di Google Cloud in Italia, un progetto che vuole incentivare la digitalizzazione di imprese e pubblica amministrazione.

Nato in collaborazione con Tim ed il supporto di Intesa Sanpaolo, che sta utilizzando la cloud region, questo server permette l’elaborazione in sicurezza di un grande quantità di informazioni in rete. Inoltre, uno studio indipendente realizzato dall’Università di Torino evidenzia che le due region saranno in grado di creare 65.000 mila nuovi posti di lavoro e 3,3 milioni di euro.

Presenti il Prof. Andrea Rocchi, Direttore del centro di ricerca Impresapiens, e il Prof. Fabrizio D’Ascenzo Preside della Facoltà di Economia e delegato del Rettore della Sapienza per i rapporti con le imprese e il lavoro.

Nel corso dell’evento, il Prof. Fabrizio D’Ascenzo ha esposto un breve intervento per introdurre la ricerca sugli impatti della nuova region di Google condotta dal centro Impresapiens della Facoltà di Economia, sottolineando l’importanza di sviluppare iniziative per il coinvolgimento dei giovani studenti al fine di fornire loro i mezzi per esprimere le proprie idee imprenditoriali.

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Il 10 febbraio 2023, alle ore 10:00 avrà inizio il Kick-off della 10a edizione del  Master in “Europrogettazione e professioni europee” e della 1a edizione del II Livello in Europrogettazione per le Pubbliche Amministrazioni e le Organizzazioni Internazionali

I Master in Europrogettazione e Professioni Europee hanno l’obiettivo primario di formare professionisti della progettazione nazionale e comunitaria incentivando lo studio delle discipline che agevolino l’accesso alle fonti di finanziamento europee, valorizzando le capacità progettuali degli studenti e creando un network di collaborazione e scambio nazionale ed internazionale.

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Martedì 13 settembre 2022 presso la “Sala delle lauree” della Facoltà di Economia si è tenuto il seminario promosso dal Master in Europrogettazione e Professioni Europee” della Sapienza Università di Roma, sul tema dell’impiego dei fondi del PNRR e UE.

L’apertura al seminario è stata eseguita dal Direttore del Master e Preside della Facoltà di Economia, il Prof. Fabrizio D’Ascenzo che ha ringraziato i relatori e i partecipanti ed ha sottolineato il ruolo fondamentale della gestione e dell’utilizzo dei fondi europei per tutti coloro che vogliono occuparsi di Europrogettazione.

Il primo intervento è stato quello della Dott.ssa Adelma Di Biasio, Research Programme Officer per l’European Research Executive Agency della Commissione Europea, che ha introdotto i Programmi Europei e i fondi dell’Unione Europea diretti e indiretti nel quadro finanziario 2021-2022. Successivamente, ha esposto le iniziative dell’UE di reazione alla crisi pandemica: il programma Next Generation EU e i progetti di investimento del PNRR.

A seguire, il Dott. Vanni Resta, Europrogettista, Docente del Master in Europrogettazione e professioni europee e Presidente della Fondazione Manlio Resta, dopo aver illustrato il percorso di sviluppo del PNRR, la sua struttura e il budget a disposizione per le 6 missioni, si è soffermato sull’importanza del rafforzamento della capacità amministrativa delle Amministrazioni Centrali, delle Regioni e degli Enti Locali.

La Dott.ssa Lola Fernandez, Assessore Attività Produttive Comune di Sezze (LT), Europrogettista, Docente del Master in Europrogettazione e professioni europee e CEO di Global e Local, ha poi esposto il suo punto di vista sull’importanza della componente umana, spesso trascurata all’interno della Pubblica Amministrazione locale, ma che rappresenta un fattore strategico per la buona riuscita degli interventi finanziati dal PNRR agli Enti Locali.

Il Dott. Andrea Gallo, editore FASI.eu., ha esposto le strategie che l’Italia intende perseguire con la Politica di Coesione 2021/2027, inserite nell’Accordo di partenariato inviato a Bruxelles. In particolare, ha parlato del nuovo programma operativo nazionale di assistenza tecnica chiamato PON, Capacità per la coesione. Ha poi esposto le due linee di intervento: la prima andrà a rafforzare la capacità delle amministrazioni, soprattutto locali, del Mezzogiorno, attraverso un’azione mirata di reclutamento di alte professionalità selezionate in base ai fabbisogni specifici degli enti locali delle regioni meno sviluppate. La seconda linea di intervento andrà ad utilizzare i fondi per sostenere la capacità delle Amministrazioni centrali, regionali e dei loro partner istituzionali, socioeconomici e della società civile, anche a livello locale, in tutte le categorie di regioni, attraverso analisi, promozione di partenariati e attività di misurazione, monitoraggio, trasparenza e valutazione delle Politiche di Coesione.

Il Dott. Francesco Monaco, Capo Dipartimento fondi europei e investimenti territoriali – IFEL, ha rivolto il suo intervento alle modalità con cui le Amministrazioni territoriali sono coinvolte nelle iniziative del PNRR: attraverso la titolarità di specifiche progettualità con la loro concreta realizzazione (es. asili nido, interventi per il sociale ecc…), la partecipazione a iniziative finanziate dall’Amministrazione centrale che destinano agli Enti locali risorse per realizzare progetti come quelli in materia di digitalizzazione e infine la localizzazione sul proprio territorio di investimenti previsti nel PNRR la cui responsabilità di realizzazione è demandata a livelli superiori.

Dalle ore 12 si è lasciato spazio alle domande dei partecipanti che hanno discusso insieme ai relatori dei loro punti di vista riguardo il tema. Infine, il Prof. Andrea Rocchi ha concluso la lezione del seminario ringraziando gli ascoltatori e tutti i professionisti intervenuti.

Concludiamo con l’auspicio di una maggiore partecipazione degli enti locali e della P.A. alla realizzazione di iniziative finanziate dal PNRR e dai Fondi Europei.

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Giovedì 12 maggio l’aula  del Master ha assunto un volto nuovo, trasferendosi da un ambiente puramente didattico ad una luogo in cui la progettazione europea acquista concretezza: Lo Spazio Europa presso l’Ufficio in Italia del Parlamento europeo.

Per i nostri studenti è stata un’esperienza immersiva, attraverso cui hanno potuto sfidare loro stessi e arricchire il proprio bagaglio di conoscenze. Il valore aggiunto dell’incontro è stato infatti la crasi di competenze e professionalità dimostrata dal team di esperti che ne ha preso parte.

La giornata ha avuto inizio con i consueti saluti di indirizzo da parte dell’Onorevole Fabio Massimo Castaldo (già Vice Presidente del Parlamento Europeo) che con un videomessaggio di saluto ha tenuto a confermare nuovamente la vicinanza al nostro Master e l’importanza di una formazione di qualità sui temi della progettazione europea, soprattutto in vista delle numerose sfide che ci riserverà il PNRR.

Sono poi intervenuti la Dott.ssa Valeria Fiore e il Dott. Alessandro Lombardo dell’Ufficio di Collegamento del Parlamento Europeo in Italia nonché il Direttore del Master Prof. Fabrizio D’Ascenzo. 

Dopo i saluti formali la mattinata è proseguita con due interventi, il primo curato dal Dott.Resta sulla struttura del programma Horizon Europe e il secondo a cura dei membri della segreteria tecnica del Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’Unione Europea (COLAF) guidata dal Col. Cruciano Cruciani.

Nella seconda parte della giornata gli studenti si sono potuti mettere alla prova cimentandosi in lavori di gruppo sulla costruzione di un budget, affiancati dalla docente Dott.ssa Alessandra Maria Stilo.

L’esperienza presso l’ufficio italiano del Parlamento europeo si è rivelata dunque un’occasione per calare la teoria nella pratica, coinvolgendo proattivamente gli studenti nell’acquisizione di strumenti e capacità operative in grado di rafforzare il loro know how. La giornata è stata un esempio concreto dei valori portanti su cui poggia la carriera dell’europrogettista: aggiornamento costante e molta pratica!

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La figura dell’europrogettista gode, al giorno d’oggi, di una fama ancora troppo limitata che ne indebolisce il potenziale, non permettendogli di manifestarsi in tutta la sua utilità. Lavorare nel campo della progettazione europea è invece un’occasione di crescita importante, che consente ai territori di cogliere le opportunità date dalle politiche di sviluppo.

 

 

Vanni Resta docente del master ed esperto in europrogettazione in una recente intervista, comparsa nell’articolo a cura di Giorgio Ventricelli, Giornalista Pubblicista e allievo del master nella corrente edizione, descrive la figura dell’europrogettista come colui che: “porta alla luce in primis le opportunità di finanziamento che Bruxelles offre. I soldi non sono distribuiti a pioggia: bisogna essere bravi nel saper scrivere una proposta progettuale. Ci sono meccanismi di tipo competitivo e collaborativo che bisogna possedere se si vuole superare la selezione”.

Solamente conoscendo le tecniche e gli strumenti adeguati è possibile redigere, definire e gestire a livello tecnico-amministrativo e non solo progetti che risultino idonei a ricevere fondi di finanziamento comunitari. L’insieme di queste competenze ed attività prende il nome di europrogettazione. 

Tuttavia, il gap di competenze e la scarsa assimilazione della centralità di questa figura nel nostro paese fanno sì che circa il 60% dei finanziamenti europei indiretti tornino al mittente, restando inutilizzati. E’ quindi lampante la mancanza di formazione per questa professione, il cui ruolo è indispensabile per il progresso sociale ed economico della nazione.

“Bisogna potenziare l’insegnamento dell’europrogettazione. Dovrebbe essere un insegnamento da prevedere già dalle scuole medie superiori. Con tutti i soldi che arrivano da Bruxelles è una follia non investire in questa professione” – afferma il Dott. Resta.

In ragione della sempre maggior competizione per aggiudicarsi i finanziamenti europei, ma anche a seguito delle grandi opportunità derivate dall’ingente quantità di risorse stanziate per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza appare cruciale investire sulla cultura dell’europrogettazione e sullo sviluppo della figura dell’europrogettista.

Non esiste un unico percorso per intraprendere questa professione. A fare la differenza però sono le competenze acquisite e le esperienze compiute nel corso della propria formazione. E’ per questo che il nostro Master Universitario, ormai giunto alla sua nona edizione, offre un percorso completo e qualificante, volto a formare professionisti della progettazione nazionale e comunitaria incentivando lo studio delle discipline che agevolino l’accesso alle fonti di finanziamento europee, valorizzando le capacità progettuali degli studenti e creando un network di collaborazione e scambio nazionale ed internazionale.

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Le opportunità del PNRR: 235 miliardi e 5 anni per presentare progetti!

 

Master in Europrogettazione e professioni europee Roma, 14 dicembre 2021

Smart Village, Facoltà di Economia

 

Ore 10:30       Indirizzi di saluto

Fabrizio D’ASCENZO, Direttore del Master in Europrogettazione e professioni europee, Preside della Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma

Alessandro LOMBARDO, Public Relations Officer Parlamento Europeo

Ore 11:00       Novità nell’edizione dell’Anno Accademico 2021-2022

Andrea ROCCHI, Coordinatore del Master in Europrogettazione e professioni europee

Ore 11:30       Un nuovo tema nel programma di quest’anno: il PNRR

Vanni RESTA, Europrogettista, Docente del Master in Europrogettazione e professioni europee, Presidente della Fondazione Manlio Resta

Ore 12:00       Coffee Break 

Ore 12:15       Pillole di Europrogettazione

Guido MATTEI Senior Energy and Climate Change Expert, Valutatore Europeo, Docente del Master in Europrogettazione e professioni europee.

Ore 12.30       Tirocini Curricolare e Placement

Saverio GRAVINA, Innovation Manager Ds Tech

Ore 13:00       Domande dei partecipanti

Ore 13:30       Conclusioni

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